Giacomo Leopardi è stato uno dei poeti più importanti del 1800 che dedicò la sua vita alla scoperta dei grandi poeti romantici europei. Inizialmente il suo interesse approdò verso i poeti del classicismo, ispirato alle opere dell’antichità greco-romana, per poi sostenere la corrente romantica grazie alle letture di opere dei poeti Byron, Shelley e Foscolo. Nato a Recanati nel 1798 ottenne una eccellente educazione da parte di due figure importanti: Sebastiano Sanchini e Don Giuseppe Torres.
Leopardi trascorreva la maggior parte delle sue ore immerse nello studio, ma il suo desiderio era anche quello di scoprire cosa c’era oltre al suo paese solitario. Progettò molte volte di fuggire ma purtroppo i suoi piani vennero sorpresi dal padre che non gli consentì di abbandonare Recanati. Finché nel 1822 ottenne il permesso dai genitori di recarsi a Roma dove entrò a contatto con il mondo classico. Successivamente attraversò anche molti luoghi dell’Italia che gli diedero la possibilità di accrescere il proprio sapere intellettuale. Molte sono le opere che compose tra cui l’infinito, poesia che si sofferma sullo studio visivo – prospettico del paesaggio: la siepe che impedisce la vista dell’orizzonte rappresenta per lui l’ostacolo che gli impedisce di raggiungere la tranquillità e il piacere. Per il poeta il futuro rimarrà sempre una grande illusione che non abbandonerà mai l’uomo. Oltre a quest’opera vi sono altre poesie importanti: la luna, la quiete dopo la tempesta, a Silvia e molte altre che oggi rappresentano oggetto di studio per molti alunni.
Nel corso degli anni l’importanza di Leopardi è accresciuta anche nel campo cinematografico e artistico: basti pensare a Valeriano Trubbiani che realizzò 12 opere artistiche raffiguranti i viaggi e le visite compiute da Leopardi. Molti i film che rappresentano la sua vita come Giovane favoloso, film di Mario Martone; Le Marche di Leopardi, un documentario diretto da Alessandro Scilitani; Pisa, Donne e Leopardi di Roberto Merlino.