
Ricorderete tutti il brutale pestaggio ai danni del giovane Niccolò Ciatti, il ragazzo italiano in vacanza a Lloret de Mar (Spagna), vigliaccamente picchiato da ragazzi (di origine cecena) ed, in seguito, ucciso. Una morte, quella di Niccolò, che non lascerà indifferenti intere generazioni.
Il tema dell’indifferenza (di fronte alla violenza ed alla barbarie) che può essere perpetrata su un essere umano è proprio l’oggetto ed il focus del cortometraggio di Maria Laura Moraci, giovane regista di talento.
“Eyes“, questo il titolo del corto della Moraci, propone una visione alquanto realistica della vita di tutti i giorni. “Eyes” è l’indifferenza in sé, trasmessa sul grande schermo. Una fotografia eccezionale di quella che, nel mondo moderno, è l’indifferenza.
Nel corto, che noi de “IlFormat” abbiamo avuto l’onore ed il piacere di vedere, della durata di 13 minuti circa, le prime scene riguardano spaccati di vita quotidiana; tuttavia, quella che ci viene presentata dalla regista è una non-visione, un non-sentire: un gruppo di persone, fisicamente cieche, che rimangono indifferenti di fronte ad una violenza sessuale.
I protagonisti, profondamente ciechi ed insensibili, rimangono fermi davanti a questa scena macabra, pur provando emozioni forti (come testimoniano le espressioni facciali ed i movimenti dei numerosi protagonisti).
Un cortometraggio che porta il titolo “Eyes” (occhi, in inglese) e che riguarda il tema dell’indifferenza: un’indifferenza che, al giorno d’oggi, coinvolge sempre più l’essere umano, distaccato com’è dalla vita quotidiana, quella tangibile, ed impegnato a creare relazioni virtuali, davanti ad un dispositivo elettronico, noncurante della realtà circostante, ma chiuso in sé stesso.
Una società egoista e bloccata quella che la regista Moraci ritrae nel suo corto. Ma c’è un lieto fine.
Il cortometraggio “Eyes” di Maria Laura Moraci merita di essere visto. Fa riflettere perché analizza un argomento che, bene o male, riguarda un po’ tutti. E’, inoltre, dedicato al povero Niccolò Ciatti, che adesso non c’è più… Chi non si è mai sentito impotente di fronte ad una determinata situazione? Chi non si è mai comportato da indifferente davanti a scene impietose?
Tuttavia, sebbene il corto sembri piuttosto orientato verso una visione pessimistica della realtà circostante, il finale lascia ben sperare, perché accade qualcosa di incredibile. Una svolta pervade le coscienze dei protagonisti: questo cambiamento di pensiero permetterà loro di agire in un determinato modo.
Per vedere il trailer del cortometraggio, clicca qui. Per sapere, invece, dove sarà proiettato il cortometraggio, i concorsi ai quali ha partecipato ed i premi vinti, clicca qui.