
“Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in Me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare”. (Matteo 18:6)
Così disse Gesù Cristo, Signore e Fondatore del Cristianesimo, nei confronti di chi ha scandalizzato un piccolo. Parole dure, parole piene di sdegno e purtroppo, anche profetiche…
Quanti abusi sessuali su i minori sono stati compiuti da ministri dell’istituzione ecclesiastica, ma assolutamente non Ministri di DIO né definibili Cristiani.
Di recente abbiamo sentito tutti parlare dell’episodio in cui un presbitero fu trovato in auto da solo con una bambina di dieci anni, e in cui egli stesso ha confessato di provar un perverso interesse nei confronti della bambina, per non parlare degli oltre 300 sacerdoti della Pennsylvania coinvolti in abusi sessuali su migliaia minori e di tutti coloro, che son sì chiamati ufficialmente “preti”, “vescovi”, “cardinali” e alcuni persino “papi” (non di cero gli ultimi) ad esempio soggetti come Giovanni XII, Innocenzi III, Alessandro VI, che hanno compiuto nefandezze indicibili, o come Leone X che, assieme al collegio de cardinali, organizzava delle vere e proprie feste con la presenza di decine e decine di bambini nudi ed ignari di ciò che li aspettava, ecco, costoro sono l’esempio che un titolo non ti rende Servo di DIO, né tantomeno Cristiano, infatti costoro non hanno nulla di Cristiano perché non si trova in loro nulla di Umano.
Molti, troppi di coloro che dovevano essere un esempio e una protezione per i bambini, per non dire per la gente tutta, si sono rivelati dei veri malfattori e carogne.
Un pedofilo non può e mai potrà esser un Cristiano, figuriamoci un Ministro di DIO; del resto, la stessa Bibbia denuncia in continuazione la presenza di falsi fratelli, di lupi travestiti da pecore. Infatti, non sono i nostri abiti che ci rendono Ministri di DIO, né i titoli ecclesiastici o le tradizioni religiose. Essere un Ministro di DIO vuol dire avere una Vocazione, una Chiamata per DIO e per gli uomini, e non vi è dubbio che vi sono davvero tanti Veri Ministri di DIO, ma che purtroppo, il Bene che fanno alla comunità non fa tanto rumore e notizia quanto gli scandali dei falsi.
Un Vero Ministri di DIO antepone la vita, la gioia, il benessere degli altri alla propria; gioisce con chi gioisce, consola coloro che piangono e, come un Vero Cristiano, amano il prossimo come e anche più di se stessi, ma di un Amore puro, sincero, privo di ogni malizia ed interesse personale, un Amore che, nella sua insensatezza, ha senso: un Amore Divino, perché sanno che DIO è Amore.
Il Vero Ministro di DIO persegue la Giustizia, la Verità e la Pace sino alla morte, non si limita a condannare la falsità e l’ipocrisia, ma le combatte, esattamente come il loro Signore e Maestro. La loro vita è un esempio ed un’ispirazione per tutta la società.
Essi vivono combattendo ogni abuso, menzogna, oppressione ed ingiustizia, perché il Ministro di DIO non le può tollerare, no! Non può tollerare la sofferenza delle persone, ancor meno dei bambini, non può tollerare lo scandalo e non può tollerare neppure i falsi uomini di “fede”, proprio perché sanno che quest’ultimi sono peggiori di qualsiasi infedele, essendo trasgressori e traditori della propria Vocazione, ma ancor più di DIO e di tutti gli uomini.
Ringraziando il Cielo, esistono ancora Ministri del Signore con queste caratteristiche che confermano e rendono autentica la loro Vocazione, ma siamo noi che dobbiamo tenere alta la memoria di tutto ciò che questi fanno per noi, per i nostri figli, per la comunità e per la gente di ogni ceto, stato sociale, nazionalità.
Sì, indubbiamente gli scandali vanno denunciati, combattuti e ancor più prevenuti, ma altresì, ogni Azione Giusta, ogni Buon Esempio ed ogni Comportamento Virtuoso, ha il dovere, da noi tutti, di esser pubblicamente riconosciuto e, ancor più, emulato. Non possiamo permettere che i Veri servi del Signore e degli uomini vengano occultati dall’opinione pubblica a causa di individui ipocriti e che tutto son fuorché Ministri di DIO e persone Virtuose.
Non si può far di tutta l’erba un fascio: si deve saper distinguere il grano dalla zizzania, il Vero dal falso, onorando ed imitando il primo e condannando e prendendo concreti provvedimenti per il secondo.
Dev’essere diffuso l’esempio tanto quanto, se non più, della condanna, così da evitare lo sviluppo di un mondo sempre più qualunquista, colma di risentimenti, di sfiducia e di odio ed insensibile a tutto ciò che è Buono e Giusto, società che oggigiorno è più che mai presente, ma che dobbiamo Cambiare.
Solo così possiamo rendere la società Migliore, sostenendo i Giusti e seguendo il loro esempio; ma limitarsi unicamente a condannare i perversi, non è giustizia, ma vendetta.
No all’omertà, no all’indifferenza, ma che ognuno ricevi ciò che gli spetta: la condanna a chi va la condanna, ma altresì l’apprezzamento, il sostegno e l’onore a chi veramente se li merita.
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore!” entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”» (Matteo 7:21-23)