
Ha festeggiato il suo 43esimo compleanno con una grande soddisfazione: il giorno dopo è stata proposta come Ministro della Salute del Governo Conte. Con qualche giorno di ritardo, le auguriamo buon compleanno. Augurandoci anche di poterla chiamare a breve Signor Ministro.
E’ Giulia Grillo, siciliana D.O.C., pentastellata (nessun legame di parentela con Beppe Grillo) e Capogruppo alla Camera per il M5S. E soprattutto, laureata in Medicina e Chirurgia.
Una gran bella notizia per gli Italiani, abituati a una diplomata di Liceo Classico con conoscenze manifestamente sommarie della materia, che ha dato parecchio filo da torcere agli Italiani negli ultimi cinque anni. Tristemente memorabili il Fertility Day, le dichiarazioni sulla Terra dei Fuochi, sui virus che saltellano e le epidemie di tetano. La stessa Ministra che non si era vaccinata per precauzione quando aspettava i suoi bambini, ma che con somma coerenza consigliava i vaccini alle donne in gravidanza nella caldissima estate del 2017.
Difficile fare peggio di cosi’. Ma la barra delle aspettative con Giulia Grillo la mettiamo bella alta: da lei ci aspettiamo tanto.
Primo: è un medico legale specializzato in bioetica e in valutazioni del danno alla persona. Musica per le orecchie tanto offese dall’ultimo ministro.
Secondo: è conosciuta e apprezzata (46% dei voti nel collegio uninominale di Acireale).
Terzo: ha le idee chiare. E’ sua la mano dietro tanta parte del programma di Governo del M5S per la Salute, che affronta i temi più sensibili per l’opinione pubblica: abbattimento delle liste d’attesa; abolizione dei ticket sui farmaci; maggiori risorse economiche per il settore pubblico; revisione del percorso d’inserimento di medici laureati nel corso di specializzazione, con l’obbiettivo di “svecchiare” la classe medica ed evitare la prevista carenza di 60mila medici nei prossimi 10 anni.
Giulia Grillo lo sa che i posti nelle scuole di specializzazione sono inferiori rispetto al numero dei laureati, e che tanti medici italiani sono costretti ad andare all’estero per specializzarsi. Un segreto di Pulcinella, platealmente ignorato da chi l’ha preceduta.
Come se ne esce? Ispirandosi a modelli vincenti. “In Germania – ha spiegato Giulia Grillo in una recente intervista a sanitàinformazione.it “i medici che vengono formati all’interno di una branca specialistica hanno la possibilità di essere assunti nella struttura in cui sono stati formati o in una ad essa collegata. Quindi c’è un collegamento tra formazione e lavoro che risolve a monte il problema della copertura dei posti vacanti”.
Sui vaccini, tema incandescente della campagna elettorale, Giulia Grillo ha le idee chiare.
La proposta di legge depositata al Senato da M5S prevede di tornare allo status quo ante la Legge Lorenzin: quattro vaccini (antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite B) da rendere disponibili anche in formulazione monodose, ma nessun obbligo vaccinale per poter iscrivere a scuola i propri figli. Anagrafe vaccinale, seria e capillare farmacovigilanza, formazione. E una clausola di emergenza e di salvaguardia in caso di aumento dei casi di contagio e di calo vaccinale. A questo proposito, la invitiamo da subito a verificare le coperture, già in molti casi ampiamente recuperate in dieci mesi di furia nazivax.
L’articolo 32 della Costituzione garantisce a tutti i cittadini una sanità efficiente ed egalitaria. Aspettiamo la fiducia al governo Conte nella consapevolezza che si avvicina il momento di tirare un sospiro di sollievo: Giulia Grillo al Ministero della Salute è un regalo per tutti gli Italiani.