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Legge Elettorale: il volto nuovo del Rosatellum 2.0

| 21 Settembre 2017 | POLITICA

Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali e relatore della legge elettorale, ha depositato il nuovo testo base. Si tratta del cosiddetto Rosatellum bis e prevede un 64% di proporzionale e il 36% di collegi uninominali.

La soglia di sbarramento è del 3% sia alla Camera che al Senato. A Palazzo Madama i collegi uninominali sono 102 e 206 plurinominali. Un collegio per la Val d’Aosta e 6 esteri. Le circoscrizioni sono 20. Alla Camera i collegi uninominali sono 231 e 386 plurinominali, un collegio alla Valle d’Aosta e 12 esteri. Le circoscrizioni sono 28. Non è previsto il voto disgiunto.

“E’ l’ennesima proposta che il Pd sottopone alle altre forze politiche per cambiare la legge elettorale. Si tratta di un disegno di legge equilibrato, che non rinuncia a una quota di maggioritario e apre alle coalizioni”. Così i senatori dem Andrea Marcucci, primo firmatario del disegno di legge Rosatellum 2.0, Roberto Cociancich, Stefano Collina, Franco Mirabelli e Giorgio Pagliari, che hanno depositato il disegno di legge uguale al testo base in avvio alla commissione Affari costituzionali della Camera.

“Il Pd, come è noto, non è autosufficiente – hanno sottolineato i 5 senatori – quindi per andare avanti prima alla Camera e poi al Senato serve un accordo vero con altri gruppi parlamentari. Le critiche del M5S e di Mdp, arrivate in queste ore, sono ingenerose. Non si può attaccare il Consultellum e poi impedire qualsiasi modifica”.

Rosatellum bis come funziona?

“Questa volta c’è una consapevolezza diversa, si può chiudere entro il 15 ottobre” ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, parlando a Montecitorio. “Lo sforzo che bisogna fare – aggiunge – è quello di prendere consapevolezza che è l’ultima occasione per questa legislatura, che è un testo equilibrato e quindi che di fronte a questo ci vuole senso di responsabilità dei partiti”.

Secondo quanto ha riferito il presidente della commissione, Andrea Mazziotti, martedì prossimo ci sarà il voto in commissione del testo base della legge elettorale. Il giorno dopo, mercoledì 27 settembre alle 17, scade il termine per la presentazione degli emendamenti.

Mazziotti ha spiegato che chiederà “alla presidente Boldrini uno slittamento dell’approdo in Aula della legge elettorale. Visto che è un po’ complicato riuscire ad essere pronti per la fine del mese”. Una nuova data possibile potrebbe essere quella del 4 ottobre e, ha aggiunto Mazziotti, “oggi diversi gruppi hanno indicato la data del 4, vedremo cosa deciderà la conferenza dei capigruppo”.

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