
Notte di follia a Manchester. Subito dopo il concerto della popstar Ariana Grande, la città piomba nel terrore e nello sconforto assoluto.
Una tragica esplosione sconvolge il Manchester Arena e colpisce soprattutto i giovanissimi. Ore 20 mila persone, assiepate per assistere all’evento canoro, iniziano a scappare in ogni direzione dal secondo palazzetto più grande d’Europa. Il bilancio è terribile e parla di almeno 22 morti e 59 feriti. La stragrande maggioranza delle vittime è formata da ragazzi. Sono subito partite le indagini da parte delle forze dell’ordine locali. Due sono le piste più accreditate. La prima parla di una bomba circondata da chiodi in grado di causare danni enormi. La seconda, quella ritenuta più probabile, riguarda la pazzia di un attentatore suicida.
L’ipotesi relativa al kamikaze viene sostenuta anche dalla Cnn, che avrebbe addirittura riferito della sua identificazione. La North West Counter Terrorism Unit e Scotland Yard hanno subito intrapreso le indagini sull’accaduto. Ciò che rimane è il fuggi fuggi generale, avvenuto nell’area della biglietteria a due passi dall’Arena di Manchester. Tante le persone sotto choc. Numerosi i dispersi iniziali, ritrovati anche grazie al Safety Check di Facebook. Molti altri giovani e meno giovani sono stati riaccompagnati a casa grazie ad un servizio di taxi gratuito. La stessa Ariana Grande, idolo dei teenager, ha dichiarato di essere “senza parole” dopo la strage.
Il bilancio sembra ancora destinato a salire per il peggior attacco in Gran Bretagna negli ultimi dodici anni. Il 7 luglio 2005, a Londra quattro terroristi islamici coordinarono un attentato che uccise 52 persone e ne ferì più di 500. Manchester fu invece colpita il 15 giugno 1996, quando una bomba situata in un camion colpì il cuore della città e ferì oltre 200 persone.