
Stamattina la città di Roma si è svegliata con una visione ai limiti dell’inquietante. Quattro manichini impiccati, appesi in corrispondenza del ponte di via degli Annibaldi, a due passi dal Colosseo. Una delle zone centrali della Capitale. Ma, a quanto pare, poco e mal sorvegliata da chi di dovere.
Il fatto è avvenuto verso mezzanotte. In alto uno striscione piuttosto eloquente. “Un consiglio, senza offesa… dormite con la luce accesa”. Un possibile riferimento alla nuova legge sulla legittima difesa? Può essere. Sotto il messaggio nessuna rivendicazione, niente firme. Sospese sul ponte, quattro sagome con maglie giallorosse. Quelle della Roma, ovviamente. Tre nomi sono ben visibili. Il numero 16 di De Rossi, la 11 di Salah e la 4 di Nainggolan. Il quarto manichino non ha alcuna maglia, forse si è sfilata a causa del vento. Ma poco cambia. Le forze dell’ordine si sono affrettate a rimuovere prima gli omini, e poi lo striscione.
Ciò che rimane è il messaggio folle, efferato, di gente che col calcio ha ben poco a che fare. Non si sa ancora con precisione chi sia stato. Le prime ricostruzioni attribuiscono il gesto ad alcuni ultrà della Lazio, pronti a proseguire nei loro “sfottò” dopo il successo per 3-1 nel derby dell’Olimpico. Già in quella occasione, era apparsa la scritta “Il vostro peggior incubo”. Un’altra tesi riguarda la possibilità che alcuni tifosi giallorossi abbiano lanciato tale messaggio dopo gli ultimi risultati poco soddisfacenti. Tuttavia, tale ipotesi appare piuttosto remota.
In qualsiasi caso, si ha la sensazione che si sia ampiamente superato il limite. Un atto del genere non offende soltanto lo sport, ma anche la nostra intelligenza. Un’intera città sbattuta in prima pagina a causa di un gruppo di facinorosi, accanto ad un simbolo, il Colosseo, che nella scorsa notte era stato dimenticato dalla sorveglianza. L’ultima grande follia del tifo estremista, che mira a distruggere il prossimo più che a sostenere i propri colori.